Rovigo a cavallo di due secoli: ’700 e ‘800
Cenni sul periodo storico dal dominio francese al dominio austriaco
Rovigo, nel periodo storico che va dal 1797 al 1866 viene governata rispettivamente dai francesi e dagli austriaci.
Con il Trattato di Campoformio del 1797, che decretò la fine della "Serenissima" Repubblica di San Marco, il Veneto, con l'Istria e la Dalmazia, entrano a far parte del Regno Lombardo-Veneto, annesso all'Impero Austriaco.
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A seguito della pace di Luneville (1801), diversamente dal resto del Regno, in Polesine tornarono i Francesi e governarono la città per circa una quindicina d'anni, dal 1797 al 1813. In questo periodo, a seguito della soppressione degli ordini ecclesiastici, i beni di proprietà della Chiesa furono lasciati nel completo abbandono, se non addirittura alienati e venduti quindi ai privati.
Al Congresso di Vienna del 1815 gli stati vincitori contro Napoleone: Inghilterra, Austria e Prussia, decisero il nuovo assetto geografico e politico dell'Europa con l’intento di ripristinare l'Ancien régime dopo gli sconvolgimenti apportati dalla Rivoluzione Francese e dalle guerre napoleoniche. Questo periodo venne chiamato l'età della Restaurazione. L'Italia ne uscì divisa in molti stati,in particolare il Regno Lombardo-Veneto, annesso all’Impero Asburgico, venne escluso da qualsiasi attività politica lo riguardasse in quanto tutte le decisione venivano prese da Vienna.
Cenni sugli interventi del dominio francese sulla città di Rovigo
Sul selciato rilevato di Piazza Garibaldi è tracciato, in marmo bianco, il perimetro della Chiesa parrocchiale di Santa Giustina, demolita nel 1809 a seguito della “soppressione napoleonica”. La chiesa, di proprietà dello stato, fu messa all’asta e venduta ad un nobile, che la demolì e cedette l’area al Comune per consentire l’allargamento del mercato che si teneva in Piazza Maggiore oggi piazza V. Emanuele II°.
Nella stessa piazza sorgeva la chiesa e l’annesso piccolo convento di S. Maria dei Battuti che vennero soppressi nel 1805. Sul loro sedime verrà costruito, nel 1817, il Teatro Sociale di Rovigo.
Nel 1810, con decreto napoleonico venne soppresso il convento delle Suore Agostiniane della SS Trinità situato in via delle Monache oggi via Verdi; sul suo sedime sorgerà nel 1872 il tribunale.
Cenni sugli interventi del dominio austriaco sulla città di Rovigo (1815-1866)
Gli austriaci subentrati ai francesi, ereditarono con Rovigo, una città molto trascurata. Gli interventi più significativi di quest’opera di ” riqualificazione urbana” ante litteram furono :
1818 - I giardini pubblici ricavati sull’antico Prà della Fiera (via Fuà Fusinato-R.Gattinara) su disegno di Sante Baseggio;
1819 - Il nuovo cimitero costruito al di fuori della città presso la Chiesa della Beata Vergine dei Sabbioni (via A.Oroboni);
1845 - Il nuovo ospedale eretto su quello antichissimo della Misericordia nei pressi di Porta Arquà (via N. Badaloni;)
1847 - Il risanamento della contrada di San Rocco dove il conte Angeli fece costruire alcune nuove case per dare un degno decoro alla strada;
1853 - La Borsa Commerciale, Il quattrocentesco Palazzo Pretorio, sede del Podestà, modificato nel tempo ed adattato fino al 1857 a Tribunale con annesse carceri.
1854 - Il Corpo di Guardia eretto all’angolo tra via Cavour e via Battisti;
1857 - Il primo ponte sull'Adige inaugurato a Boara Polesine;
1858 - Il mercato coperto