Tempio della Beata Vergine del Soccorso “La Rotonda”
Piazza XX Settembre, Rovigo.

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Tempio della Beata Vergine del Soccorso “La Rotonda”

Committente:   “Magnifico” Consiglio della città di Rovigo

Progettista:        Francesco Zamberlan

Datazione:         1594

Tipologia:          Chiesa

Stile:                   Rinascimentale

 

Cenni sul periodo storico-Dominio veneziano (1484-1797)

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La costruzione del Tempio della Beata Vergine del Soccorso avvenne nel periodo in cui il Polesine era governato dalla Repubblica di Venezia.

Anche il dominio della Serenissima, come quello degli Estensi, durò circa tre secoli, dal 1484 al 1797, ma cominciò male, visto che il territorio polesano fu coinvolto pesantemente nei fatti della Lega di Cambrai (1508 - 1511) che causarono uno stallo nello sviluppo della città. Il governo di San Marco fece poco per promuovere la crescita del territorio, sebbene tutti i podestà, mandati dalla Serenissima a Rovigo, inviassero precise e dettagliate relazioni che denunciavano la difficile situazione abitativa, con particolare riferimento al pericolo delle continue piene ed esondazioni che stremavano la popolazione e minacciavano i raccolti dei campi, ma a queste richieste di intervento venne dato poco ascolto.

Gli unici interventi pubblici in città, oltre alla costruzione del tempio della Beata Vergine del Soccorso, furono:

-l'ampliamento del Duomo di S. Stefano,

-il completamento del campanile della “Rotonda” su disegno di Baldassarre Longhena,

-il restauro di palazzo Roverella, attribuito all’architetto ferrarese Biagio Rossetti, in piazza Maggiore oggi Piazza Vittorio Emanuele II

-l'abbattimento della torre civica cinquecentesca, sostituita da una torre di dimensioni più modeste.

Nell’edilizia privata vennero realizzati importanti costruzioni come il palazzo Roncale e il palazzo Angeli che sorgono in via Angeli.;

 

Cenni sul Tempio della Beata Vergine del Soccorso di Rovigo chiamato “La Rotonda”

La costruzione di questa chiesa, chiamata comunemente “La Rotonda” per la sua pianta ottagonale, fu decisa dalle autorità cittadine, per onorare un'immagine raffigurante la Vergine che abbraccia il Bambino seduto sulle sue ginocchia e regge una rosa rossa. Per la costruzione del tempio fu necessaria una modifica della cinta urbana. Vennero demolite sedici torri, i cui materiali furono utilizzati per l’erezione dell’edificio sacro e la sistemazione del terreno solcato dai fossati difensivi. Per la costruzione del tempio contribuirono sia lo Stato veneto sia le elemosine dei fedeli. Nell’ottobre del 1594 fu posta la prima pietra del Tempio della “Beata Vergine del Soccorso”, ufficialmente intitolata alla Visitazione di Maria, che venne collocata nella nicchia dell’altare del Tempio.

Il progetto porta la firma di Francesco Zamberlan. L’edificio è a pianta centrale, con un corpo a pianta ottagonale, contornato da un portico rialzato rispetto alla quota di calpestio e scandito su ogni lato da quattro colonne di ordine tuscanico, collegate, nella parte inferiore, da una balaustra. Sopra le colonne del portico vi sono intagliate cinque finestrelle ad oculo, che danno  luce e aria al sottotetto, utilizzato un tempo come granaio comunale. Il volume murario ottagonale si eleva rispetto alla quota del portico e ogni lato risulta scandito, nella parte alta, da tre finestroni rettangolari. Il portico non è continuo, si interrompe su di un lato, perché nello spazio posto tra il perimetro murario e le colonne è stata inserita la  “Sacrestia”. In origine la copertura del Tempio era costituita da una cupola che fu rimossa e sostituita da una copertura a spioventi. La particolarità della “Rotonda” è nella perfetta comunione tra luogo religioso e laico:

chiesa dedicata alla visitazione di Maria nella quale si svolgono funzioni religiose ma anche edificio nel quale viene celebrata la Repubblica di Venezia attraverso  ventidue Teleri . Queste grandi tele sono dei moderni “curricula ad immagini”che glorificano i rispettivi Podestà veneziani ed illustrano le azioni significative del loro governo sulla città di Rovigo.Altre otto grandi tele sono dedicate alla Madonna.

Quello che rende prezioso e straordinario questo Tempio Mariano è l’immutata disposizione delle opere d’arte in esso contenute, i teleri si sviluppano in tre livelli e li possiamo ammirare oggi così come sono stati realizzati e collocati in origine nel XVII e XVIII sec. Un unicum di spazio architettonico ed arte pittorica che avvolge il visitatore in un  abbraccio armonioso e caleidoscopico. La chiesa ospita un organo di Gaetano Callido d’Este del 1767.