Palazzo Roverella di Rovigo via G. Laurenti, Rovigo.
Committente: Cardinale Bartolomeo Roverella
Progettista: Arch. Biagio Rossetti
Datazione: 1474
Tipologia: Palazzo nobiliare
Stile: Rinascimentale
Cenni sul periodo storico-Dominio estense (1191-1483)
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Rovigo rimase sotto il governo estense per quasi tre secoli, a parte quattro brevi parentesi : la prima nel 1190- 1194(Veronesi) e le altre tre nel 1213, nel 1309 e nel 1352 (Carraresi di Padova). Dalla fine del XII sec. il controllo dei Signori di Ferrara era esercitato a Rovigo dal Visconte che aveva in mano il potere effettivo mentre si limitava a controllare quello effimero del Consiglio, che non poteva adottare alcuna politica di espansione militare ne economica. Al contrario il Visconte controllava dogane, dazi, tasse e vendita del sale che i cittadini erano tenuti ad accettare dal “ libero” Comune di Rovigo. Il Polesine dal 1389 al 1393 fu devastato da una guerra che vide gli Estensi contro i Carraresi di Padova nel tentativo, fallito, di riconquistare Este.Questo periodo di doppia amministrazione, terminò nel 1438, quando i Veneziani, impegnati in una guerra contro i Gonzaga, restituirono il Polesine di Rovigo in cambio della neutralità degli Estensi. Gli Estensi governarono sul Polesine di Rovigo dal 1191 fino alla sconfitta nella "Guerra del Sale" del 1484.
Cenni su Palazzo Roverella di Rovigo
Il palazzo presenta un agile colonnato in marmo bianco di Verona, il porticato si affaccia sulla piazza V. Emanuele II ; Biagio Rossetti , al quale viene attribuito il progetto, realizza il pilastro angolare, affidando a questo elemento architettonico un significato non solo topografico, ma anche di identificazione dello spazio urbano. Le robuste colonne marmoree poggiano su base attica e sorreggono capitelli compositi nei quali compaiono motivi geometrici e naturalistici .
L'abaco ai lati presenta una curva rientrante. E' inoltre, presente, un chiaro rimando a Palazzo Diamanti rappresentato dal cornicione merlato del lato Ovest.
Uno dei caratteri più significativi di questo palazzo è sicuramente l'uso del cotto, materiale già utilizzato da Rossetti in altre sue opere.
Nel 1832 si ebbe il crollo di un solaio dell’ultimo piano.
Nel 1836 venne ricostruita metà della facciata verso la piazza, per economia la copertura del portico a crociera venne sostituita con una piana. Dal 2004 le Pinacoteche dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile sono state trasferite all’interno del Palazzo Roverella di Rovigo che ospita capolavori di Nicolò di Pietro, Giovanni Bellini, Palma il Vecchio, Sebastiano Mazzoni, ed opere importanti di Battista Dossi, Pietro Vecchia, Luca Giordano, Luca Carlevarijs, Rosalba Carriera. attualmente ospita mostre d’arte di rilevanza nazionale ed internazionale.